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Marketing e foto per Hotel? Ecco le scelte da fare per aumentare conversioni e fatturati.

Molti proprietari di hotel ci chiedono preventivi per realizzare servizi fotografici. Ed elencano: 40 foto delle camere, 20 alla hall e ai servizi, le interne, le esterne, le notturne... Dopo qualche giorno gli presenti tre o quattro "pacchetti" e li vedi sbiancare. Magari accanto al proprietario c'è il direttore che, visibilmente imbarazzato, cerca subito di giustificare il preventivo e di spiegarne la ragioni. Anche perché a sceglierti e a chiamarti è stato proprio il direttore, il quale sa bene quanto valgono le tue foto e quanto possa fare, e fatturare, con quel materiale. Ma a quel punto, nonostante tutte le rassicurazioni del poveretto, parte la trattativa araba: "E se elimino tre foto dei bagni?", e se evitiamo due notturne?" Ecco, quello è il momento in cui un fotografo professionista, se fosse sano di mente, dovrebbe alzarsi, ringraziare per il caffè o per l'aperitivo ricevuti (se gli sono stati offerti), e andare via. Perché, in fondo, molte proprietà - forse troppe - non hanno idea di quanto "valga" uno scatto professionale, una foto che "converta", come dicono quelli bravi, e cioè una foto che produca un guadagno economico e reputazionale.



Ma qual è il reale valore di una immagine? Lo si può davvero stabilire?


Il malcapitato direttore, più imbarazzato del fotografo, dovrebbe saper dire quante foto vadano scattate e ottimizzate per il sito e per i social e quante debbano essere inserite nella scheda di ogni camera. E dovrebbe spiegare il perché.



Per avere la giusta redemption, ci sono quantità e tipologie precise di foto da scattare. Solitamente, invece, la risposta è “più ce n’è, meglio è!”.


Un sondaggio di Weebly ha rilevato che il 75% dei consumatori ha valutato la qualità della fotografia come “molto influente” durante il loro processo di prenotazione di un hotel. E addirittura il 22% degli intervistati ha confermato che avrebbe richiesto un rimborso qualora l'hotel fosse risultato diverso rispetto alle immagini che vedevano sul sito.



Quindi, qual è il segreto per raggiungere il giusto equilibrio? La risposta è sorprendentemente semplice...


A spiegarlo è nientemeno che Forbes...


Nel 2021, la prestigiosa rivista Forbes ha pubblicato una serie di dati e di numeri, motivando le scelte da fare...


  • "Le immagini più attraenti aumentano l’attenzione, la fiducia e le vendite"

  • "I tassi di conversione raddoppiano con ogni immagine aggiunta"

  • "Immagini di qualità superiore sono associate ad aziende di valore"


È importante quindi comprendere che qualità e quantità sono essenziali quando si tratta di fotografia per hotel o ristoranti perché non solo mostrano la location e i prodotti sotto una luce migliore, ma creano quel rapporto di fiducia nel brand che è basilare nel processo di prenotazione online.



E perché è essenziale fare il giusto investimento, seppur economicamente meno conveniente?


Per spiegarlo faccio un esempio: quando si tratta anche solo di immagini in "look-book", su bianco, destinate all'e-commerce, anche un semplice dettaglio fuori posto – come una foto non centrata – può causare danni alle vendite e alla reputazione online.


Ormai siamo tutti allenati a trovare gli errori, come fossero di per sé recensioni negative. E anche se ci viene detto di non giudicare un libro dalla copertina, lo facciamo tutti, in particolare online, quando cerchiamo un hotel o un ristorante in cui prenotare.



Secondo un articolo della Cornell University, intitolato Comprensione della qualità e della fiducia delle immagini nei mercati peer-to-peer, i ricercatori hanno scoperto che la scarsa qualità delle fotografie può danneggiare un brand, portando gli utentì sulle pagine dei suoi competitors o perfino generando un'onda di ritorno con abbassamento del rating aziendale.


E qui scatta uno dei meccanismi reconditi più affascinanti e inquietanti di noi esseri umani: il NEGATIVITY BIAS.

Un bias altro non è che un giudizio (o pregiudizio) che si sviluppa in base alle informazioni che si possiedono in un determinato momento e contesto.

Tutti noi abbiamo un’attenzione selettiva, ed è proprio sfruttando questa caratteristica (la capacità di scelta, appunto) che opera il Negativity Bias facendoci percepire le notizie negative come più importanti e i dettagli negativi come una conferma ai nostri sospetti di inaffidabilità.


E quindi? A quali conclusioni arriviamo?


Ormai Facebook e Instagram sono concordi nel dire che a foto più "wow" corrispondano risultati più alti. E nel fare le analisi su brand / redemption / qualità e quantità di foto, hanno ben delineato perfino l'importanza di colori e dominanti delle foto postprodotte.



Le proprietà alberghiere e i ristoranti dovrebbero affidarsi serenamente al lavoro di professionisti del marketing e della fotografia, lasciandosi consigliare su quantità e qualità degli scatti da realizzare, magari perfino lasciando che essi collaborino con l'agenzia web che si occupa del sito o delle campagne social.

I risultati non tarderebbero ad arrivare. E noi di Foto per Hotel, che facciamo fotografia per hotel da circa vent'anni, siamo fra i pochi a garantire risultati.


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