Lo scopo di questo post è quello di far capire ai professionisti dell'hotel come e perché preparare una camera d'albergo prima dello shooting può fare la differenza nel risultato e nel prezzo.
Ho avuto la fortuna di effettuare servizi fotografici in centinaia di hotel. E ne ho conosciuti alcuni nei quali, quando arrivavo, era già tutto pronto, tutto programmato alla perfezione.
Non dimenticherò mai, per esempio, uno dei primi servizi realizzati per il Principe di Piemonte di Viareggio. In quell'hotel ho scattato e girato molto spesso, ma quella del 2005 fu l'occasione giusta per comprendere quanto per un fotografo sia importante avere accanto una valida governante. In quegli anni, in quell'hotel c'era una donna che ricordo tuttora per la cordialità e l'efficienza, e per quella professionalità rigida ma mai fredda, mai scostante, mai indisponente. Il suo nome è Ornella Brondi, e anche se oggi è in pensione, non scorderò mai la precisione maniacale con cui trattava le camere. Era responsabile dello staff delle cameriere ai piani e lo faceva con grande fermezza ma mai in modo altezzoso o sgarbato. E soprattutto, in tanti anni di lavoro, non ho mai trovato letti così ben fatti, lenzuola così ben stirate e senza una piega.
Perché dico tutto ciò? Perché quando il direttore di un hotel si rivolge ad un fotografo si affida alla sua esperienza, all'occhio che ha per le foto delle camere, e certamente non vuole che perda tempo nel sistemare letti, bagni e divani.
Inoltre, un fotografo meno zelante, e che alle mancanze del personale ponga rimedio affidandosi alla postproduzione, avrà tempi di consegna più lunghi e costi inattesi, e dunque più elevati.
Perciò vediamo quali sono le zone che è fondamentale preparare prima che arrivi il fotografo...
Lenzuola piegazzate
Molto spesso, entrando in camera, ho riscontrato lenzuola pulite ma piegazzate. E se è vero che si tratta di pieghe che non notiamo quando ci troviamo nella stanza, è altrettanto vero che in foto diventano evidenti e sgradevoli.
Bisogna ricordare che, ad un potenziale ospite, ogni foto trasmette l'esperienza in quell'ambiente, e sono piccoli difetti come questi a far preferire un altro hotel quando si confrontano le camere.
La soluzione? Stirare a vapore le lenzuola in tutte le camere da letto fotografate il giorno prima delle riprese.
Finestre sporche
Da fotografo professionista, posso dire che una delle cose che si vedono di più in foto è l'effetto appannato dei doppi vetri in cui sia entrata aria e si sia formata condensa. Ed è cosa difficilissima da cancellare o mascherare in postproduzione. Ma anche i vetri semplicemente sporchi per ditate o gocce di pioggia possono diventare un particolare molto fastidioso e difficile da eliminare nello sviluppo dello scatto.
Il marketing dell'hotel
Spesso gli hotel pubblicizzano i propri servizi con volantini o cartoncini rigidi che poi lasciano nelle camere. Ebbene, chi prepara gli ambienti deve sapere che dalle stanze devono sparire giornaletti, volantini, il ricambio della carta igienica, le ciabatte e le cuffiette da doccia. In altri termini, tutto ciò che, oltre ad essere antiestetico, inquadra ogni foto in un determinato momento, inficiando la caratteristica primaria degli scatti: quella di dover essere utilizzati per un lungo periodo di tempo.
Lampadine fulminate
Sembra assurdo ma uno dei problemi che riscontro più spesso nelle stanze d'albergo è l'elevata quantità di lampadine rotte. e non solo sui comodini o nelle piantane, ma anche nei bagni e sugli specchi. Nei residence ho trovato lampadine fulminate anche nei frigoriferi e nelle cappe delle cucine. Ebbene, anche questo apparentemente piccolo dettaglio può far dilatare in modo considerevole il tempo necessario per realizzare il servizio ma anche quello della postproduzione.
Credo che questo piccolo vademecum per direttori o governanti sia molto utile sia per risparmiare tempo durante lo shooting, sia per evitare fastidiosi aggravi di spesa dovuti a postproduzioni più lunghe e laboriose.
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